Una delle quattro pareti della sala più grande della nostra sede è occupata da un grande pannello dipinto da Cinzia Perino: Ivrea, piazza di Città nel tardo pomeriggio del Martedì di Carnevale, in primo piano una donna che, abbracciando un bimbo ed una bimba e indossando il berretto frigio, osserva nella direzione del Palazzo Civico la premiazione della Battaglia delle Arance. Gli aranceri delle 9 squadre a piedi e gli aranceri dei carri da getto con i loro cavallanti gremiscono la piazza, mentre sui balconi sventolano le bandiere di Violetta.
Cinzia, da sempre vicina allo Storico Carnevale di Ivrea, ci voluto omaggiare questa bellissima opera che “interpreta” l’anima della nostra Associazione. Sono presenti tutti gli elementi che danno un senso a quanto finora abbiamo portato avanti: il mondo della Battaglia delle arance che fin dalla sua nascita nel 2017 ha supportato e condiviso il Progetto Violetta; la donna (forse una Violetta) che non si sente più sola ma supportata dalla comunità; i bambini, un maschio e una femmina, che rappresentano le future generazioni sulle quali stiamo lavorando in modo preventivo e la Città di Ivrea, cornice di questa massiccia e continuativa azione di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
Dalla voce di Cinzia Perino “Era da tempo che pensavo a come poter contribuire in qualche modo a questo importante progetto che è Violetta.
Come spesso succede, quando qualcosa deve accadere, è sufficiente che scocchi una scintilla per dar vita a qualcosa di speciale. Così è stato, una breve telefonata con alcune Associate e nel giro di poco eravamo sedute a tracciare a più mani il bozzetto che sarebbe poi diventato la mia Opera definitiva.
Per me è l’essenza di ciò che simboleggia il Carnevale di Ivrea, una donna come tante che ha trovato il coraggio e la forza per dire NO, per dire BASTA in difesa dei suoi ideali e dei suoi affetti e come coronamento trova il calore ed il sostegno di tutti i cittadini che in quel momento per lei sono anche la sua forza.
In questi anni in cui il Carnevale di Ivrea e tutti i suoi partecipanti mi hanno dato tanto, sentivo il bisogno di dover dare io qualche cosa a loro e come donna ho visto in Violetta la possibilità di mettere anche la mia firma, in una delle pagine che sono sicura andrà a fare parte di un grande e meraviglioso libro pieno di storie a lieto fine.”